Aprile 07, 2022

Plastica Seconda Vita approvato come schema di certificazione della Circular Plastics Alliance – Comunicato Stampa

Circolare n. 102/2022

PSV è l’unico schema italiano, tra i sei approvati dalla CPA – Circular Plastics Alliance, per comunicare all’UE l’utilizzo di plastiche riciclate con l’obiettivo di 10 milioni di tonnellate entro il 2025

Tra le industrie che trasformano plastica e la Commissione europea c’è un patto: incorporare 10 milioni di plastiche riciclate in nuovi prodotti entro il 2025.

Se è vero che le indagini svolte per conto di IPPR – Istituto per la Promozione delle Plastiche da Riciclo ci dicono che in Italia siamo già a buon punto (oltre un milione di tonnellate nel 2020, soprattutto post-consumo, che rappresentano il 18% di tutte le plastiche trasformate in Italia, contro una media europea del 6%), è anche necessario che questi dati siano verificati e poi registrati tramite un sistema condiviso.

La Circular Plastics Alliance, che opera sotto l’egida della DG Growth della Commissione, ha implementato un sistema che vede le aziende di trasformazione della plastica come protagoniste, incaricate di generare e registrare dati che vengono poi certificati tramite schemi di certificazione approvati, come Plastica Seconda Vita.

A partire da quest’anno gli audit per la certificazione PSV verificano il bilancio di massa per l’anno 2021: è quindi possibile utilizzare i dati relativi all’impiego di plastiche riciclate da pre o da post consumo per la registrazione dei dati tramite i sistemi approvati da CPA per questo passaggio. In particolare, i trasformatori possono registrare gratuitamente i dati verificati tramite la piattaforma MORE, che opera dal 2019.

IPPR conferma dunque ancora una volta il suo ruolo primario nella diffusione della cultura del riciclo, confermato dagli oltre 6500 prodotti (materiali e manufatti) già certificati Plastica Seconda Vita e la lungimiranza nell’aver creduto – già a partire dal 2004 – nella fondamentale collaborazione tra tutti gli attori della filiera per raggiungere questi risultati, importanti anche per dimostrare che l’economia circolare è davvero possibile.

Perché Plastica Seconda Vita?

  • Perché è uno schema riconosciuto da Accredia, l’ente unico di accreditamento per l’Italia, e offre il massimo delle garanzie sull’oggettività di quanto certificato;
  • Perché permette di verificare la conformità del contenuto di riciclato ai CAM (Criteri Ambientali Minimi) del Ministero della Transizione Ecologica, anche in riferimento alle certificazioni richieste per l’ottenimento del superbonus del 110% per alcuni interventi in edilizia;
  • Perché applica standard internazionali, come la norma UNI EN ISO 14021;
  • Perché è un marchio valido anche all’estero: il marchio dell’ente di accreditamento sul certificato agisce come passaporto sui mercati internazionali, e può essere quindi utilizzato per provare il contenuto di riciclato ovunque sia necessario;
  • Perché supporta le dichiarazioni di contenuto di riciclato con dati oggettivi e verificati, abbattendo il rischio di greenwashing.

IPPR – Istituto per la Promozione delle Plastiche da Riciclo

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